Tatsächlich, noch am 21. Juli schrieb ich vorsichtig, aber doch optimistisch, dass ich bezüglich der Rebkrankheiten nicht klagen könne. Ein paar von der Peronospora befallene Blätter in fast allen Anlagen, ein paar kranke Merlot-Trauben, damit konnte ich leben. Doch hat damals schon die Zeitbombe ordentlich getickt und seit ca. drei Wochen wird uns klar, dass nach 2008 dies das pflanzenschutzmäßig ärgste Jahr sein wird. Außer — aber wie wahrscheinlich kann so was sein — es regnet ab jetzt bis zum Ende der Lese nie mehr und trockene Winde sowie tiefe Nachttemperaturen bremsen die schon jetzt beginnende Traubenfäulnis ein.
Effettivamente, il 21 luglio scrivevo ancora, convinto di un ottimismo pacato, che non mi potevo lamentare delle fitopatie. Qualche foglia colpita dalla peronospora nei soliti vigneti ed alcuni gappoli malati di Merlot; con questo grado di attacco potevo convivere. Ma allora, adesso lo si sà, la bomba ad orologeria era già innescata. Da tre settimane sappiamo che dopo il 2008 sarà l’annata più pesante dal punto di vista delle malattie della vite. Eccetto che d’ora in poi fino alla fine della vendemmia non ci saranno più precipitazioni ma giornate secche e ventose alternate da notti fredde, in modo da fermare la botrite che sta per partire alla grande.
Mitte Juli waren schon einige Peronospora-Infektionen in Gang, allein die Inkubationszeit war noch nicht abgelaufen und deswegen der Befall noch nicht sichtbar. Jetzt fallen in vielen Anlagen die befallenen, zuerst gelben, später braunen Blätter auf. Natürlich hat es hauptsächlich jene getroffen, welche aus Überzeugung lieber eine Behandlung zu wenig gemacht haben, als eine zu viel. Aber letztlich hat es auch jene Weingärten erwischt, wo sehr „fleißig“ gespritzt wurde. Bei so vielen Regentagen wie heuer, wo das Sporenangebot immens ist und auch die trockenen Hitzetage in genügender Anzahl fehlen um eine Infektion wieder einzugrenzen, wo dauernd neues empfindliches Blattmaterial produziert wird, da versagen auch die Pflanzenschutzmittel.
Già a metà luglio le infezioni erano avvenute, ma il periodo di incbazione non era ancora trascorso per cui l’attacco non era visibile. Adesso danno nell’occhio in molti impianti le foglie colpite: prima diventono gialle poi di color marrone. Naturalmente sono stati colpiti maggiormente quelli che per convinzione preferiscono fare un trattamento di meno che uno di più. Ma ultimamente sono stati presi anche quei che erano molto „diligenti“ con i trattamenti. Con così tante giornate piovose come quest’anno, dove il numero di spore è immenso, dove mancano le giornate calde e secche che riescono a circoscrivere le infezioni, dove vengono prodotte in continuazione foglie giovani e di conseguenza suscetibili, anche gli antiparassitari non ce la fanno.
Die Beeren sind durch die andauernden Bodenfeuchte stark aufgequollen und bei den engbeerigen Sorten sind auch schon einige geplatzt. Man erkennt es daran, dass es nicht schwierig ist, botrytisfaule Trauben zu finden. Diese aktuellen Zustände betreffen nicht nur Südtirol, sondern ganz Nord- und Mittelitalien. Überall Regen und wieder Regen, dazwischen ein paar feuchte Tage. Letztlich habe ich gehört, dass bald die Lese des Ruländers in Venetien losgehen soll, viel früher als geplant, sicher total unreif, aber damit wenigstens etwas vor der Graufäule gerettet werden kann. Die Prosecco-Anbauer zittern ebenfalls. Aber auch nördlich der Alpen macht man sich zunehmend Sorgen (1, 2), deutlich beunruhigt hat sich auch ein steirischer Produzent gerade geäußert.
Gli acini sono molto gonfiati dall’acqua e nelle varità a grappolo compatto diversi sono già scoppiati. Si vede facilmente in quanto lì si instaura subito la botrite. Questa situazione non riguarda soltanto il Sudtirolo ma tutto il nord dell’Italia fino al centro. Dappertutto pioggia e poi pioggia ed in mezzo qualche giorno umido. Ho appena sentito che nel Veneto si comincerà con la vendemmia del Pinot grigio. Molto prima di quanto si voleva, sicuramente non è maturo, ma per salvare il salvabile dalla botrite. Anche i produttori di Prosecco ormai sono nervosi. Ma anche a nord delle alpi (1, 2) ci si preoccupa sempre di più. Altrettanto inquieto si è espresso un amico produttore della Stiria in questi giorni.
Ich wage es nicht mehr, Prognosen hinsichtlich der Menge und Güte abzugeben. Es ist zumindest in meiner Umgebung, abhängig vom kommenden Wetter, noch alles in jede Richtung, drin. Aber es wird, entschuldigt bitte die sehr bundesdeutsche Ausdrucksweise, „eine verdammt enge Kiste“.
Mi azzardo sempre meno a fare delle prognosi circa le quantità e le qualità previste. Almeno quì da me, in stretta dipendenza dal meteo tutto è ancora possibile, nel bene e nel male. Ma il gioco si farà duro, molto duro.
Ja gegen Fäulniss hilft auch kein fleissiges Spritzen =) Das es ab jetzt nicht mehr regnen soll, wäre echt ein Wunder. Aber ich denke das es bald wieder regnen wird. Betrifft es auch das Weinanbaugebiet Rioja? Und wie wirkt sich die brenzliche Lage auf die Weinkeller und Weinshop aus?
LG Peter
Eh sì, contro il marciume non serve neanche trattare diligentemente. Che da adesso in poi non dovrebbe più piovere sarebbe un miracolo. Però io penso che tra poco pioverà di nuovo. Concerne anche la regione viticola del Rioja? E come si ripercuote la situazione preoccupante sulle cantine e sul punto vendita?
Cari saluti Peter
Qui in Veneto, se non ci verrà fatta la grazia di un paio di settimane di sole, la vedo proprio dura, con la maturazione e quindi il grado zuccherino, e pure i tannini dei rossi. Si farà quel che si può e la trasparenza dei produttori nel comunicare le scelte produttive, pagherà in termini di affezione e credibilità presso i consumatori. Un’annata che ci mette di fronte ai nostri limiti, nel cercare di addomesticare e condurre il percorso della Natura e dalla quale c’è molto da imparare. Da parte dei consumatori e degli addetti ai lavori ci vorrà il cuore e la saggezza per confrontarsi con un’annata così com’è. Non si possono bere sempre le annate del secolo! Buon lavoro, caro Armin!
Hier in Venetien, wenn uns nicht die Gnade von ein paar Wochen Sonnenschein gewährt wird, sehe ich sehr skeptisch die Reife und damit das Mostgewicht und auch die Gerbstoffe der Rotweine. Es wird das Machbare gemacht werden und die Transparenz der Produzenten im Mitteilen der getroffenen Entscheidungen wird mit dem Wohlwollen der Konsumenten und einer gesteigerten Glaubhaftigkeit gedankt werden. Ein Jahr, dass uns unsere Grenzen bezüglich dem Bändigen der Natur aufzeigt und von dem man viel lernen kann. Von Seiten der Konsumenten und der Produzenten wird es das Herz und den Verstand brauchen, um sich mit einem Jahrgang auseinanderzusetzen, der so ist, wie er ist. Man kann nicht immer jahrhundertjahrgänge haben! Gute Arbeit, lieber Armin!
Brutte notizie anche dalla Valpolicella. Ridotto al 50% il quantitativo di uva che si può mettere a riposo. Peccato che i vigneti non arrivino a quel 50%, la situazione è molto critica. Soluzione sensata e coraggiosa: riduciamo un po‘ di più, mettiamo in appassimento solo il 25%. Ci sarà meno Amarone e potremo venderlo più caro. Soluzione politica, stupida e suicida: mettiamo a riposo il 50%, non importa come sono le uve, aggiusteremo il vino in cantina. Così avremo ancora tutto l’Amarone che vogliamo, e potremo venderlo a prezzi ancora più bassi. Secondo voi, quale di queste due soluzioni è stata adottata dal Consorzio e dai produttori?
Schleche Nachrichten auch aus der Valpolicella. Die zu trocknende Traubenmenge wurde auf 50 % reduziert. Schade, dass die Weingärten nicht auf die 50 % kommen, die Situation ist sehr kritisch. Überlegte und mutige Entscheidung: reduzieren wir etwas mehr, trocknen wir nur 25 %. Es wird weniger Amarone geben und wir können ihn teuerer verkaufen. Politische Entscheidung, dumm und selbstmörderisch: trocknen wir 50 %, es ist egal, wie die Trauben sind, wir richten den Wein im Keller. So werden wir den ganzen Amrone haben, den wir brauchen und wir können ihn noch billiger verkaufen. Was meint ihr, für welche der beiden Möglichkeiten sich das Konsortium und die Produzenten entschieden haben?
È sempre apprezzabile l’onestà intellettuale di Armin nel commentare la stagione. Speriamo almeno nel detto Veneto „poca ma buona“. Le notizie che arrivano anche da Gambellara non fanno che confermare la tua analisi con l’aggiunta di tre grandinate. Mai mollare!
Die intellektuelle Aufrichtigkeit von Armin beim Kommentieren der Saison ist immer bemerkenswert. Hoffen wir wenigstens auf das venetianische Sprichwort „wenig, aber gut“. Auch die Nachrichten aus Gambellara bestätigen deine Analyse mit dem Zusatz von drei Hagelereignissen. Nie aufgeben!
Insomma, un’annata in cui l’obiettivo è salvare il salvabile, soprattutto in qualità, ovviamente, più che in quantità. Leggevo ora un articolo in cui si dice che la media dei trattamenti in vigna nel nord Italia è raddoppiata : 12 trattamenti contro i 4 – 5 di una stagione normale e non così piovosa. Dunque si moltiplicano i costi. La prospettiva non è delle migliori.
Also ein Jahrgang, wo es gilt, das Rettbare zu retten, hauptsächlich was die Qualität angeht, mehr als die Quantität. Ich habe gerade einen Artikel gelesen in dem steht, dass der Durchschnitt der Behandlungen im Weinbau in Norditalien sich verdoppelt hat: 12 Behandlungen gegen die 4 bis 5 einer normalen Vegetationsperiode. D.H. es multiplizieren sich die Kosten. Die Perspektive ist nicht eine der besten.
Analisi che può valere anche per la nostra zona del Barolo, con l’aggiunta di qualche grandinata in più. Annata dura, ma confido nell’anticiclone. Buona fortuna
Eine Analyse, die auch für unsere Barolo-Gegend gelten kann, mit dem Zusatz von einigen Hagelschlägen. Ein hartes Jahr, aber ich vertraue dem Antizyklon. Viel Glück