Ab in die Flasche! — In bottglia!

Fuellung2014a
Über die Füllung und deren Vorbereitung habe ich schon öfters geschrieben. Heute möchte ich den eigentlichgen Vorgang, der mittels einer mobilen Anlage geschieht, mit bewegten Bildern dokumentieren. Damit auch Nicht-Fachleute etwas damit anfangen können, habe ich eines der Bild ilustriert. Wie immer wird das Bild bei Anklicken vergrößert.

Dell’imbottigliamento e dei lavori preparatori ho già scritto più volte. Oggi voglio documentare il procedimento stesso di per sé con un filmino. Perché anche non esperti possano comprendere la filiera di lavoro ho illustrato un immagine. Come sempre cliccare sulla foto ingrandisce questa.

  1. Leerflaschenannahme / Inserimento bottiglie vuote
  2. Rinser (nochmalige Reinigung des Neuglas) / Sciacquatrice
  3. Füller / Riempitrice
  4. Verschliesser (Drehverschluss oder Kork) / Tappatore (Capsula a vite o tappo)
  5.  Stickstoffgenerator / Genereatore di azoto
  6. Etikettiermaschine / Etichettatrice
  7. Füllen der Kartone von Hand / Messa in cartoni manuale
  8. Palettieren der Weinkartone / Pallettizzazione cartoni

Erste Laubarbeiten — I primi lavori sul verde

Vor ein paar Woche haben die Reben begonnen auszutreiben. Zwei bis vier Wochen darauf beginnen die ersten Laubarbeiten: Das Schabigen oder Ausbrechen der überschüssigen Triebe. Vor drei Jahren bin ich schon einmal mit einem Beitrag darauf eingegangen. Es ist eine der angenehmeren Arbeiten im Weingarten: die Temperaturen sind noch nicht zu hoch, die Triebe sind ob ihres krautigen Zustandes leicht vom Stock zu reißen und der ganze Stockaufbau ist noch recht übersichtlich. Aber: es ist eine Arbeitsspitze, d.h. das optimale Zeitfenster ist recht eng, bald darauf sollte nämlich schon erstmals eingesteckt (bei der Spaliererziehung) oder hinaufgebunden (bei der Pergl) werden. Und wenn man dann ein Selbstvermarkter ist, muss das ganze auch noch mit der Kellerarbeit kombiniert werden. Wir z.B. füllen nächste Woche, was intensive Vorbereitungsarbeiten im Keller impliziert. Das Filmchen ist übrigens auch deswegen in einen einzigen Durchgang entstanden, der geneigte Leser verzeihe bitte die stark verbesserungswürdige Qualität.


Qualche settimana fa le viti hanno cominciato a germogliare. Tra due e quattro settimane dopo cominciano i primi lavori sul verde: la spollonatura e la scacchiatura dei getti superflui. Tre anni fa ne ho scritto in un post apposito. È uno dei lavori più piacevoli in vigneto: le temperature non sono ancora troppo alte, i getti sono facili da staccare in quanto non ancora lignificati e la parete fogliare non è ancora troppo folta. Tuttavia è un periodo di punta in quanto il lasso di tempo opportuno è ridotto, tra poco si dovranno infilare i germogli tra i fili (nelle spaliere) o legare i getti (nel caso delle pergole). E se poi si è vignaiolo questi lavori devono essere coordinati con gli impegni in cantina. Nel mio caso si imbottiglia la prossima settimana e questo comporta lavori preparativi abbastanza intensi in cantina. Per questo il filmino è stato realizzato in un solo passaggio, il gentile lettore perdoni per favore la qualità parecchio perfezionabile. 

Ein Rebenjahr — Un anno di vite

Vor einem Jahr habe ich es in einem eigenen Beitrag angekündigt, jetzt ist der erste Teil dieses Projektes abgeschlossen. Eine vor der Rebe platzierte Kamera hat tagsüber, d.h. bei genügend Licht, alle 81 Sekunden ein Bild gemacht. Alle drei Tage im Schnitt mussten die wiederaufladbaren Akkus getauscht werden und die Daten auf den Mac übertragen werden. Im Laufe des Jahres kamen so über 120.000 Bilder für ungefähr 55 GB zusammen. Natürlich gibt es technisch einiges zu verbessern, wie z.B. eine fixe unverrückbare Kameraposition von Anfang an oder die zu starken Lichtkontraste. Aber heuer geht das Projekt, hoffentlich verbessert, in die zweite Runde. Unter der Rubrik rechts im Blog namens Vinmeo wird der der jeweils katuelle Stand verfügbar sein. Stay tuned!

Un anno fa ho annunciato in un proprio post questo progetto, adesso una prima parte è stata completata. Un fotocamera piazzata davanti ad una vite ha fatto di giorno ogni 81 secondi una foto. Ogni tre giorni in media le batterie ricaricabili dovevano essere sostituiti ed i dati trasferiti sul Mac. Nel corso dell’anno si sono accumulati oltre 120.000 foto per oltre 55 gb di dati. Naturalmente ci sono parecchie cose da migliorare, come per esempio una posizione fissa della fotocamera fin dall’inizio o una gestione migliore dei contrasti. Comunque la seconda parte del progetto è partita e con l’intento di essere migliorata. Nella colonna destra del Blog con il nome Vinmeo si potrà vedere lo sviluppo delle viti fino all’attuale momento. Stay tuned!

[vimeo width=“527″ height=“390″]https://vimeo.com/81094253[/vimeo]

Thermolabiles Eiweiß im Wein? Nein danke. — Proteine termolabili nel vino? No grazie.

2014-04-21_12-10-18Die diesjährigen Füllvorbereitungen sind im Gange und ein wichtiger Teil davon sind die Stabilisierungen. Damit ein Wein möglichst lange seine Herkunft, die Sorten und Jahrgangscharakteristik sowie (warum nicht?) die Handschrift des Winzers behält, muss er möglichst stabil in die Flasche kommen. Stabil gegenüber der Oxidation und Reduktion sowie mikrobiologischen Veränderungen, und natürlich im Verhältnis zum enthaltenen Eiweiß. Letzteres ist ein natürlicher Bestandteil des Traubensaftes sowie des späteren Weines und spielt eigentlich keine bedeutende sensorische Rolle. Jener Teil davon, der durch Wärmeeinwirkung in einen instabilen Zustand überführt werden kann, bereitet aber dem Weinmacher Sorgen. Das sogenannte thermolabile Eiweiß ist nämlich eine Form, die bei einer Erwärmung des Weines in der Flasche ausfallen und zu einer Trübung führen kann.

I preparativi di preimbottgliamento sono ormai in corso ed una parte importante di loro sono le stabilizzazioni. Perché un vino mantenga il più lungo possibile le caratteristiche territoriali, varietali, d’annata e (perché no?) l’impronta del vignaiolo deve finire in bottiglia stabilizzato. Stabile nei confronti dell’ossidazione e della riduzione, di fronte ad alterazioni microbiologiche e naturalmente in rapporto alle proteine contenute. Queste sono una parte naturale del mosto d’uva, di conseguenza anche del vino e sono trascurabili dal punto di visto sensoriale. Preoccupa invece l’enologo quella parte di loro che a seguito del calore diventa instabile. Le cosiddette proteine termolabili infatti a seguito del riscaldamento del vino possono precipitare e provocare intorbidamenti indesiderati.

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Dabei sein ist viel — L’importante è esserci

Als Beispiel, wie man betrieblich die digitale Kommunikation nutzt, durfte u.a. auch ich dienen. Auf seite 18 kann man meinen Beitrag nachlesen.

Come esempio di communicazione aziendale in forma digitale ho potuto intervenire anch’io. A pagina 18 si può leggere il mio contributo.

      

Reale Geschichten digital erzählt

„Sprache ist nächst dem Küssen das erregendste Kommunikationsmittel, das die Menschheit entwickelt hat“, meinte ein leider unbekannter Weiser. Durch die spannende Kunst der Sprache, der Bilder und des Tons erzählen wir Geschichten über den Lebensraum Südtirol neu und unerwartet. Mithilfe einer eigentlich uralten Kommunikationstechnik, dem Storytelling, gelingt es uns, Südtirol über ungewöhnliche thematische Ansätze zu erzählen und dorthin zu bringen, wo Südtirol eigentlich gar nicht vermutet wird. Die Geschichten aus dem Lebensraum Südtirol werden dabei über verschiedene Medienformate hinweg erzählt. Aber alles passiert auf einer einzigen digitalen Ober?äche: Bild, Text, Audio, Gra?k und Film. Interaktion mit und durch die User ist nicht nur möglich, sondern ganz nach dem Motto — Märkte sind Gespräche — ausdrücklich erwünscht.

Obwohl in Börsenkreisen der digitale Handel dominiert, sind zwischenmenschliche Kontakte in der schnelllebigen Wirtschaftswelt dennoch ausschlaggebend. Dabei ist das Vermitteln zwischen den Kommunikationspartnern in unterschiedlichen Sprachräumen, Kulturkreisen und Ländern hilfreich und entscheidend für den Geschäftserfolg. Kunden sind und bleiben immer Menschen. Moderne Kommunikation versucht schon jetzt das Digitale mit dem realen Erleben zu verbinden: Uns bleibt die Freiheit der intelligenten Nutzung dieser Möglichkeiten.

Gretl Ladurner, SMG-Geschäftsführung

 

Storie reali in un mondo virtuale

„ll linguaggio è, subito dopo il bacio, il mezzo di comunicazione più eccitante che l’uomo abbia potuto inventare“, recita un detto di grande saggezza ma rimasto purtroppo anonimo. Ed è grazie alla sapiente arte di modellare le parole, le immagini e i suoni, che vogliamo raccontare l’Alto Adige in maniera nuova e intrigante. Ed è grazie a quella tecnica di comunicazione che una volta si chiamava narrazione e oggi si chiama Storytelling, siamo riusciti a mostrare l’Alto Adige da punti di vista inusuali, facendo scoprire aspetti per certi versi sorprendenti. Le storie che raccontano l’Alto Adige prendono vita attraverso le più svariate forme che mette a disposizione il mondo digitale: immagini, testi, audio, gra?ca e video. Va da se che l’interazione con – e attraverso – l’utente non è solo possibile ma è anzi auspicabile, all’insegna del famoso motto: i mercati sono conversazioni.

Malgrado sui mercati azionari sia ormai tutto digitalizzato, nel frenetico mondo economico capita ancora che a fare la differenza siano i rapporti interpersonali. In molti casi infatti, a portare a buon ?ne un affare tra persone che parlano lingue diverse e provengono da nazioni e culture diverse, è proprio la comunicazione. I clienti, non dimentichiamolo, sono e rimangono persone. Già oggi la comunicazione moderna cerca di collegare il mondo digitale con la vita reale: ora spetta a noi usare in maniera intelligente queste opportunità.

Greti Ladurner, direzione generale di SMG

Gruppenarbeit — Lavoro di gruppo (8): FWS, FIVI, Weinstraße/Strada del Vino, Konsortium/Consorzio, EOS

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Als selbstvermarktender Weinbauer hat man in der heutigen Zeit nur Erfolg, wenn man ein gut vernetzter Einzelkämpfer ist. Das klingt jetzt paradox oder wie die oft zitierte Quadratur des Kreises, ist es aber nicht. Einzelkämpfer im Sinne, dass  angesichts gesättigter und unter Preisdruck leidender Mainstreammärkte eher noch nach Weinen mit ausgeprägter Individualität gefragt wird, der Winzer seine (hoffentlich interessante!) Persönlichkeit in die Waagschale wirft und sich mit dieser Kombination seine Nische suchen muss. Die Vernetzung und Verfügbarkeit von Dienstleistungen ist hingegen extrem wichtig, will man den für die Ausübung eben dieser Individualität notwendigen Spielraum haben. Man braucht jemanden, der einem den Rücken dafür frei hält und manchmal auch schon im Vorfeld die Grenzen des Machbaren aufzeigt.

Da vignaiolo si ottiene successo solo se si è un lottatore solitario inserito in una rete. Ciò sembra un paradosso o la famosa quadratura del cerchio ma è vero. Infatti di fronte a mercati mainstream saturi con prezzi sotto pressione sono richiesti ancora vini con forte personalità, è neccessario che il produttore presenti anche il suo (speriamo interessante!) carattere e che con tutto questo si cerchi la sua nicchia di mercato. La rete e la disponibilità di servizi sono molto importanti per tenere libero lo spazio di lavoro necessario per poter esplicare questa individualità. Ci vuole qualcuno che ci copre le spalle e che già in partenza ci spiega cos’è possibile e cosa no.

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Was hat dieser Herrn mit meinem Chardonnay zu tun? — Cosa centra questo signore con il mio Chardonnay?

Erzherzog_JohannViel mehr, als man als unbedarfter Weingenießer meinen könnte. Es handelt sich um Erzherzog Johann von Österreich (1782 bis 1859). In der Tat hat er vor fast zweihundert Jahren eine Entwicklung eingeleitet, welche den Weinbau der damiligen Kronländer Steiermark und Tirol aber auch darüberhinaus bis in die heutige Zeit stark geprägt hat. Meines Errachtens wird ihm und seinem Wirken viel zu wenig Beachtung geschenkt, wenn es um die Analyse des heutigen und um die Geschichte des vergangenen Weinbaus in Mitteleuropa geht.

Molto di più di quanto il bevitore inconscio potrebbe supporre. Si tratta dell‘Arciduca Giovanni D’Austria  (Erzherzog Johann von Österreich, 1782 – 1859). Infatti ha innescato quasi 200 anni fa uno sviluppo che ha interessato la viticoltura delle allora Terre della Corona Stiria e Tirolo e delle regioni adiacenti fino al giorno d’oggi. Quando si tratta di analizzare la viticoltura odierna e di studiare la storia viticola del Mitteleuropa, il suo apporto viene secondo me nettamente sottostimato.

Seine Person hat mich seit jeher stark beeindruckt: Er war ein Kind seiner Zeit und doch dieser weit voraus, war er doch der Aufklärung verpflichtet und ein Liberaler, auch wenn er es nie zugegeben hat. Er hat seine Talente und herkunftsbedingten Möglichkeiten breit gefächert zum Vorteil des Volkes eingesetzt, förderte er doch tatkräftig auch mit seinen eigenen Mitteln den Bergbau, die Landwirtschaft, den Alpinismus, die Volkskunde, den Bau von Infrastrukturen sowie Lehre und Forschung. Er hatte keinen Standesdünkel, was sich in seiner hohe Beliebheit beim Volke aber u.a. auch durch die Heirat einer nichtadeligen Frau äußerte, auch wenn ihn diesvon der Tronfolge ausschloss. Und er hatte eine transnationale Biographie aufzuweisen, wurde er doch in Florenz geboren, lernte zuerst Italienisch und Französisch, später in Wien Deutsch und Lateinisch.

La sua personalità mi ha da sempre molto impressionata: era ovviamente figlio del suo tempo man nello stesso momento molto avanti in quanto era illuminato ed anche un liberale anche se non lo ha mai  ammesso. Ha utilizzato i suoi talenti e le sue possibilità a vantaggio della popolazione, in quanto ha supportato anche con i suoi mezzzi personali l’industria mineraria, l’agricoltura, l’alpinismo, l’etnografia, la costruzione di infrastrutture ma anche l’istruzione e la ricerca (1). Era privo di presunzioni, era vicino al popolo ed veniva amato da esso ed infine ha anche sposato una borghese, nonostante che ciò lo abbia escluso dala successione al trono. Inoltre è cartatterizzato una biografia transnazionale: infatti nacque a Firenze, imparò prima l’italiano ed il francese, dopo a Vienna il tedesco ed il latino.

Auch nach seinem Tod ist er mit dem jetzigen Südtirol in Verbindung geblieben. Oberhalb von Meran, in Schenna, in der Nähe des gleichnamigen Schlosses hat er seine letzte Ruhestätte gefunden.

Anche dopo la sua morte è rimasto vicino all’attuale Sudtirolo. Sopra Merano, a Scena, in vicinanza dell’ononimo castello ha trovato l’estremo riposo

In einen der nächsten Beiträge wird detailliert auf sein segensreiches Wirken hinsichtlich des Weinbaus eingegangen werden. Vorab schon möchte ich mich  bei Johanna und Franz Spiegelfeld (Nachfahren Erzherzog Johanns und Schlossleute von Schenna), Helmuth Scartezzini und Barbara Raifer für die  wertvolle Hilfe bedanken.

In uno dei prossimi post scriverò in modo più dettagliato del suo importante operato circa la viticoltura. Già adesso voglio però ringraziare i discendenti dell’arciduca nonché abitanti del castello Johanna e Franz Spiegelfeld nonché Helmuth Scartezzini e Barbara Raifer per il prezioso aiuto.

Entwarnung? — Cessato allarme?

2014-03-16_14-22-21Blühende Mandelbäume zwischen grünen Zypressen und Schneereste auf den umliegenden Bergen, so zeigt sich Mitte März die Natur im südlichen Südtirol. Und wie es momentan ausschaut, ist es ein normales Frühlingserwachen. Und nicht ein extrem frühes, wie es lange zu befürchten war. Das sagt uns der Mandelbaum im Garten, denn er ist seit jeher ein recht genauer Indikator für den Beginn der Vegetationsperiode. Man sagte bei uns immer, im Bozner Unterland blühen die Mandelbäume am Josefitag, d.h. am 19. März. Die Klimaerwärmung der letzten 10 Jahre hat den Beginn dieser Farbenpracht um mindestens eine Woche vorverlegt, aber wie man unschwer am Bild erkennen kann, sind wir heuer glücklicherweise nicht früher als im letztlich üblichen Bereich.

Mandorli fiorenti tra cipressi verdi e resti di neve sulle montagne circostanti: così si presenta la natura a metà marzo nel Sudtirolo meridionale. E sembra essere per fortuna un risveglio primaverile nella norma. Non uno tanto precoce come per tanto tempo si temeva. Questo lo dice il mandorlo nel giardino che è un indicatore esatto della ripresa vegetativa. Si diceva sempre, che nella Bassa atesina i mandorli fioriscono il giorno di San Giuseppe, cioè il 19 marzo. Il cambiamento climatico degli ultimi diec’anni ha anticipato la comparsa dei fiori rosa di almeno una settimana. Come testimonia la fotografia l’andamento di quest’anno rispecchia questa nuova norma, non siamo più avanti del solito, per fortuna.

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Bozner Weinkost 2014 — Mostra dei vini 2014

weinkost

Vom 12. bis 16. März. Wir sind dabei!
Die Bozner Weinkost ist wahrlich eine Veranstaltung mit Tradition: bereits im März 1896 fand der erste, damals noch „Bozner Frühjahrsweinmarkt” genannte Verkostungsmarkt, im Torgglhaus zu Bozen statt. Schon vor 118 Jahren brachten hier Produzenten und Weinhändler 160 verschiedene Kostproben mit. Insofern ist die Bozner Weinkost ein Klassiker geworden, mit allen Vorzügen aber auch Bürden, die solch eine Tradition mit sich bringt. Schon öfters musste etwas Staub von der glänzzenden Oberfläche weggeblasen werden, immer wieder konnte sie aber dank der gezeigten Weinqualitäten überzeugen.

Dal 12 al 16 marzo. Anche noi ci siamo!
La Mostra dei vini di Bolzano è veramente una manifestazione di tradizione: già nel 1896 si svolse il primo „Bozner Frühjahrsweinmarkt“ (trad.: Mercato primaverile dei vini di Bolzano) nella allora „Casa del torchio“. Già allora i produttori e commercianti presentarono ben 160 campioni di vino. 
La Mostra dei vini di Bolzano è diventata infatti un classico con tutti i pregi ma anche i pesi che la tradizione comporta. Per questo più volte si è dovuto spolverare la manifestazione perchè la superfice lucidasse nell’intensità dovuta. Il contenuto, la qualità dei vini presentati, ha però sempre convinto.

Foto: Organize Communications