Nacht der Keller 2012 — Notte delle Cantine 2012

Nach einem Jahr Pause sind wir wieder dabei, bei der Nacht der Keller der Vereinigung Südtiroler Weinstraße. Wie gewohnt öffnen am kommenden Samstag ab 17.00 Uhr die teilnehmenden Betriebe ihre Tore und bieten allen Besuchern Kellerführungen, Weinkosten, ein kulinarisches Angebot und oft auch zusätzliche Programmpunkte an. Die Kellereien sind durch einen vernetzten Shuttledienst verbunden, so dass an der Kellertour bequem und sicher teilgenommen werden kann.

Dopo un anno di pausa partecipiamo di nuovo alla Notte delle Cantine, organizzata dall’associazione Strada del Vino. Come di consueto le aziende partecipanti aprono alle 17.00 i loro portoni ed offrono a tutti gli ospiti visite in cantina, degustazioni, proposte gastronomiche e spesso anche altre iniziative. Le cantine sono collegate tramite un servizio shuttle a rete che permette di girare comodi e sicuri.

In bewährter Manier haben wir bei dieser Gelegenheit auch Gäste am Weinhof: Andreas Brunner vom Brunnerhof in Neumarkt verwöhnt die Besucher mit seinen Käsespezialitäten, der Wiener Fotograf und Künstler mit Kärntner Wurzeln  Armin Bardel wird dem weinraum KOBLER mit seinen Kunstinstallationen ungewohntes Leben einhauchen.

Come di consueto ormai in quell’occasione abbiamo anche dei partner al Weinhof: Andreas Brunner del Brunnerhof di Egna presenterà i suoi formaggi e l’artista nonchè fotografo viennese con radici carintiche Armin Bardel trasformerà il nostro weinraum KOBLER in spazio espositivo.

Seit 55 Jahren? — Da 55 anni?

Seit 1957 soll es so was in meiner Gegend nicht mehr gegeben haben. Eine Primärinfektion des Falschen Mehltaus (auch Peronospora genannt), welche so massiv war, dass nicht nur überverhältnismäßig viele Blätter, sondern sogar die Gescheine zum Teil deutlich davon befallen sind. In manchen betroffenen Rebanlagen ist der Befall schon jetzt durch das Weglassen der Ertragsregulierung im Juli nicht mehr ausgleichbar. Die Natur, und damit auch die Schaderreger, überraschen eben immer wieder.

Dal 1957 non si è più avverata dalle mie parti, così mi è stato detto, un’infezione primaria così massiccia da parte della Peronospora. Non solo relativamente tante foglie, ma anche tante infiorescenze ne sono colpiti. In diversi vigneti la perdita di prodotto non è più recuperabile tralasciando il diradamento a luglio. La natura e con lei i patogeni ci continuano a sorprendere.

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Screw Cap (2): Botox

Nein, ich mache keine Weine, welche künstlich jung gehalten werden, meine Weine sind keine Botox-Weine! Auch wenn man dies den Weinen mit Drehverschluss oft vorhält. Sie entwickeln sich — zunächst einmal wertfrei betrachtet — im Zweifelsfall etwas langsamer, aber sie bleiben in keinem Fall unverändert.

No, non faccio vini che artificialmente rimangono giovani, non faccio vini al botox! Anche se ciò spesso si rimprovera ai vini muniti di capsula a vite. Al limite si evolvono un po‘ più lentamente, ma non rimangono sicuramente invariati nel tempo.

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Fünfzehn Meter — Quindici metri

Nur fünfzehn Meter Höhendifferenz trennen die beiden Merlot-Anlagen Kotzner und Klausner voneinander. Das Erziehungssystem und die Pflanzdichte sind die gleichen und auch das Alter der Stöcke ist nicht sehr verschieden. Auch von den Bodenunterschieden kann man kein grundsätzlich verschiedenens Wuchsverhalten ableiten. Und trotzdem sind die Rebstöcke im dorfnahen Kotzner um mindestens zehn Tage jenen des Klausners voraus, wie man an den beiden Bildern recht gut erkennen kann. Woher kommt dann dieser Unterschied im Vegetationsstadium?

Solo quindici metri di dislivello separano i due vigneti di Merlot Kotzner e Klausner. I sistemi di allevamento sono gli stessi, anche le densità di impianto ed altresì le età dei ceppi sono paragonabili. Anche dalle differenze tra i terreni non si possono dedurre differenze sostanziali nel comportamento vegetativo. Comunque i ceppi nel vigneto Kotzner sono avanti rispetto a quelli del Klausner di almeno dieci giorni, come si può vedere benissimo dalle due foto. Da cosa derivano queste differenze di stadio vegetativo?

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Screw Cap (1): Ich mache Qualitätswein — Io produco vino di qualità

Diese Aussage mag jetzt hochnäsig klingen, aber manchmal, wenn ich das gefühlte hunderttausendste Mal am Tag gefragt werde, warum ich denn den Drehverschluss verwende, verliere ich etwas die Ruhe (ja, ist unprofessionell, ich weiß) und beginne provokante Antworten zu geben. Die Gesichter der Gesprächspartner zeigen zumeist unverhohlene Verblüffung ob der unerwarteten Entgegnung. Und dabei ist es ja auch wahr: Je wertvoller ein Wein ist, desto mehr Schaden entsteht, wenn er wegen des Korkgeschmackes weggeleert werden muss. Insofern wäre es nur allzu logisch, dass jeder Produzent bei einer allfälligen Umstellung auf das alternative Verschlusssystem mit seinem teuersten Wein anfangen sollte. Beginnt man aber, wie schon oft beobachtet, mit der Basislinie, dann holt man den Schraubverschluss nie so richtig aus der Schmuddelecke.

Questa dichiarazione può sembrare presuntuosa, ma dopo essere stato domandato quel giorno forse la centomillesima volta perchè utilizzo la capsula a vite perdo la calma (sì lo so, è un comportamento poco professionale) e comincio a dare risposte provocatorie. Le facce degli interlocutori di seguito non riescono a nascondere lo sbalordimento che questa affermazione normalmente crea. E poi è anche vero: Più un vino è prezioso più danno si avrà se lo si deve gettare a causa del diffetto di tappo. Di conseguenza è più che logico che in caso di conversione si dovrebbe cominciare con il vino più caro. Se invece, come ho notato spesso, si comincia con la linea base, non si trasmette molta convinzione.

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Proposta Vini

Da quasi cinque anni collaboro con Proposta Vini. L’azienda trentina fondata nel 1984 da Gianpaolo Girardi distribuisce i miei vini tramite una novantina di agenti in quasi tutto il territorio nazionale.

Seit fast fünf Jahren arbeite ich mit Proposta Vini zusammen. Der 1984 von Gianpaolo Girardi gegründete Trentiner Betrieb verteilt mittels seinen ungefähr 90 Vertretern meine Weine auf fast dem ganzen Staatsgebiet.

Per qualcuno questo post può anche sembrare troppo pubblicitario, e lo capisco. Però vorrei dare un po‘ di spazio a questo distributore di vini in quanto oltre al discorso commerciale sin dall’inizio mi sono sentito molto legato alle idee che questo gruppo di persone porta avanti. Il fatto che favoriscono nella loro selezione molto le aziende piccole e realtà che fanno prodotti nettamente distinguibili dalla massa che è sempre minacciata da appiattimenti e correnti modaiole, me li ha reso simpatici fin dall’inizio del nostro contatto. Al ristoratore e l’enotecario questo loro atteggiamento circa la diversità ed il rispetto della territorialità garantisce una proposta che si distingue in modo positivo. Offrire con serietà un’alternativa valida a programmi „che anche i muri conoscono“ mi sembra quanto mai importante.

Für einige mag dieser Beitrag zu sehr als Werbung erscheinen und den Einwand kann ich im Grunde auch verstehen. Aber ich möchte diesem Wiederverkäufer etwas Platz geben, nachdem ich mich, über das Kommerzielle hinaus, von Anfang an mit den Ansichten und Zielen dieses Teams sehr in Einklang befinde. Die Tatsache, dass Proposta Vini kleine Betriebe und Produktionen vorzieht, welche sich deutlich vom modeabhängigen und egalisierenden Mainstream abheben, hat sie mir von Anfang an sympathisch gemacht. Dem Inhaber einer Vinothek oder eines Gastlokals garantiert diese Haltung hinsichtlich der Diversität und dem Herkunftsgedanken ein Angebot, das sich positiv abhebt. Eine seriöse Alternative zu den Programmen anbieten, welche heute wirklich jeder kennt, scheint mir immer wichtiger zu werden.

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Man ist nie sicher — Non si è mai al sicuro

Auch wenn es wahrscheinlich stimmt, dass wir dem Beginn einer Heißzeit beiwohnen und diese Bilder in den letzten Jahren sehr selten geworden sind, wirklich gefeit sind wir vor Frostschäden im Südtiroler Weinbau noch nicht. In der Nacht vom 8. auf den 9. April ist die Feuchttemperatur in der Talsohle bis auf minus 2 °C gesunken. Es hat deutliche Schäden gegeben, wenn sie auch glücklichweise nicht das Ausmaß früherer Jahre erreicht haben.

Anche se siamo all’inizio di un periodo di riscaldamento globale e la frequenza delle gelate è diminuita, non esiste la garanzia totale che non avvenghino più. Infatti nella notte tra l’8 ed il 9 aprile la temperatura umida è scesa nel fondovalle a – 2 °C. Ci sono stati danni evidenti anche se per fortuna non hanno raggiunto la gravità di avvenimenti passati.

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Wijn van Zuid-Tirol in Nederland: Wijnbedrijf KOBLER

Geschafft: auch die holländischen Weingenießer müssen nicht mehr ohne die Weine vom weinhof KOBLER auskommen. Seit kurzem vertreibt das Wijnhuis Beaugrim unsere Produkte. Dieses in Weert befindliche Weinhaus bietet nicht nur die Weine als Vinothek an, sondern beliefert auch den Horeca-Bereich. Zudem werden auch geführte Weinkosten sowie Kurse zu den verschiedenen Weinthemen angeboten. Dass meine Produkte sich in Top-Gesellschaft befinden, zeigt der ausführliche Online-Katalog.

Fatta: D’ora in poi anche gli intenditori olandesi non devono fare da meno dei vini del weinhof KOBLER. Da poco vende il Wijnhuis Beaugrim i nostri prodotti. Quest’enoteca non vende solo al consumatore finale, ma fornisce anche il settore Horeca. Inoltre vengono proposte degustazioni guidate e corsi sul vino. Che i miei prodotti si trovano in ottima compagnia si vede dal catalogo online molto esauriente.

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Vinitaly 2012: + & –

Conclusioni molto personali del Vinitaly appena trascorso, non però molto originali, da come si può leggere tra l’altro quì.

Cosa non mi è piaciuto:

  1. Il fatto che con tutta l’affluenza che c’è, la fiera si trova al limite, o peggio, oltre. Esempi molto concreti: i bar attorno a mezzogiorno e le ritirate con file di dimensione bibliche per le signore.
  2. Che per uscire da Verona bisogna lasciare lo stand alle sei e non più tardi, pena la certezza di rimanere intrappolati, soprattutto se si utilizza il parcheggio multipiano. Ripugnante però anche il comportamento di molti automobilisti troppo furbi, che per guadagnare anche solo qualche macchina di fila fanno di tutto, per esempio ti vengono incontro alla rotatoria! Ci mancava poco e non reagivo leggermente arrabbiato.
  3. Il congestionamento totale della rete voce e dati. Una volta capito che non c’era scampo mi sono abituato all’isolamento digitale, per altri era invece la catastrofe. Non mi direte che la crescita dell’utilizzo delle telecomunicazioni non era prevedibile?
  4. Che di ebrezza ce n’è ancora troppa. Più che disturbare me è un problema di immagine per la fiera ed il paese ospitante.
  5. La contraddizione evidente (voluta?) nel comportamento dell’organizzazione: Evidenziare prima la professionalità della fiera per attirare espositori e poi vendere biglietti d’ingresso a tutti per guadagnarci. Che sia bene o male che ci siano anche i consumatori è tutto un altro discorso che si può pure discutere.
  6. Che il mio bar preferito davanti all’ingresso D ha chiuso i battenti (come la porta suddetta peraltro). Gli anni scorsi invece di attendere l’apertura per gli espositori colazionavamo lì in modo simpatico.
  7. Che il servizio plurilingue che auspicavo tanto alla fine non si è avverato.
Cosa mi è invece piaciuto:
  1. La nuova formula, migliora di molto lo svolgimento. Senza più quel lunedì un po‘ strano delle edizioni precedenti ed il sabato da batttaglia. Anche il fatto che ci sia un giorno di meno non è male per uno che ha da lavorare anche in campagna e cantina.
  2. Che c’è stata un aumento dell’interesse mirato nei confronti dei miei vini. Sembra che sia stata una tendenza generale di questo Vinitaly, sentento i colleghi. Speriamo che non sia stato un impressione dovuta  alla concentrazione del lavoro su meno giorni.
  3. Che ormai tre quarti delle persone nuove vengono da me, perchè mi conoscono dal lavoro in internet o perchè li sono stato consigliato.
  4. „Ogni vita vera è incontro.“ * : Perchè dentro ed attorno al Vinitaly vedi e rivedi tantissime persone, vivi fortissime emozioni. Nuove conoscenze, vecchi amici e tutti ti trasmettono il messaggio che il tuo lavoro, le tue impostazioni, la tua strada intrapresa non sono del tutto sbagliati.

Sehr persönliche Schlussfolgerungen der gerade zu Ende gegangenen Vinitaly, welche aber nicht besonders originell zu sein scheinen, wie man u.a. hier nachlesen kann.

Das hat mir nicht gefallen:

  1. Der starke Besucherandrang hat die ganze Messestruktur nicht nur am Limit sondern deutlich darüber beansprucht. Konkret spürte man das u.a. an den internen Gaststätten und an den kilometerlangen Schlangen vor den Damentoiletten.
  2. Dass man aus Verona in einer normalen Zeit nur rauskommt, wenn man spätestens um sechs Uhr die Messe verlässt. Besonders das Parkhaus kann zu einer richtigen Falle werden. Abstoßend ist aber auch das Verhalten einiger Autofahrer, die alles tun, um sich auch nur ein paar Autolängen vorzuschwindeln. So sind mir diese z.B. im Kreisverkehr entgegegekommen! Es hat wenig gefehlt und ich hätte mich ein wenig geärgert.
  3. Die totale Überlastung des Handynetzes hinsichtlich Daten- und sogar Sprachübertragung. Nachdem ich die Endgültigkeit des Zustand erkannt habe, konnte ich mich mit der digitalen Enthaltsamkeit auch anfreunden, für andere war es aber der Kommunikations-Super-GAU. Keiner kann mir einreden, dass der Zuwachs an Datenstrom nicht voraussehbar war.
  4. Noch sind zu viele Betrunkene unterwegs. Weniger als in den vorigen Jahren aber immer noch zu viele. Weniger ein Problem für mich als für die Messe und das Gastland.
  5. Der (gewollte?) Widerspruch im Verhalten des Organisators: Zuerst mit dem Anspruch auf wiederum gesteigerte Professionalität Aussteller anlocken und dann doch des Umsatzes Willen an alle Eintrittskarten verkaufen. Ob es gut oder weniger gut ist, dass auch Konsumenten die önologische Vielfalt der Vinitaly erleben können steht auf einem anderen Blatt geschrieben.
  6. Dass meine Lieblingsbar am Eingang E dicht gemacht hat (wie übrigens der obgenannte Eingang auch). Die vorigen Jahre war das nämlich ein gemütlicher Ort, um vor dem Einlass für die Aussteller zu frühstücken. 
  7. Dass die von mir angestrebte mehrsprachige Messebetreuung leider nicht funktioniert hat.
Das hat mir hingegen gefallen:
  1. Das neue Datum und die verkürzte Dauer haben den Ablauf der Messe wesentlich verbessert. Ohne mehr diesen eigenartigen Montag und das Kampfwochenende. Dass die Veranstaltung einen Tag weniger dauert schätzt man besonders, wenn man neben Weinpräsentationen auch im Weingarten und im Keller unterwegs sein sollte.
  2. Das gesteigerte Interesse hinsichtlich meiner Weine. Es scheint eine generelle erfreuliche Tendenz dieser Vinitaly gewesen zu sein, wenn man die Kollegen hört. Hoffen wir, dass es nicht ein Eindruck ist, der von der Konzentrierung der Tätigkeit auf weniger Tage stammt.
  3. Dass inzwischen drei Viertel der neuen Besucher an meinem Stand kommen, weil sie im Internet von mir gelesen haben oder weil sie Mundwerbung hierher gebracht hat.
  4. „Jedes wahre Leben ist Begegnung“ * : Denn auf und rund um der Vinitaly gibt es ein Wiedersehen und Kennenlernen mit unmöglich vielen Personen. Neue Bekanntschaften, alte Freunde und alle teilen dir irgendwie mit, dass deine Arbeit, deine Art und Weise, dein Weg nicht ganz falsch sind.
* Martin Buber (1878 – 1965)